Il mio nome è Giusy Farris e sono sarda, precisamente di Sant’Andrea Frius.
Il mio è un piccolo paese nella provincia del Sud Sardegna a pochi chilometri da Cagliari, dolcemente disteso sulle colline verdeggianti della Trexenta, dal fascino ancestrale.
Sono nata nel primo giorno del segno del Cancro, il 22 giugno 1974, e questo fa sì che io sia una persona estremamente sensibile ed empatica, sicuramente estroversa e alla continua ricerca di nuove emozioni.
Ad appena 26 anni, la voglia di fare nuove esperienze mi ha portata in Germania, dove per 12 mesi ho vissuto come volontaria in una casa famiglia con 48 bambini. Ero lontana dalla mia Sardegna ma mi sentivo come a casa, circondata dall’amore e spinta dal senso di serenità che mi regalava il poter essere d’aiuto al prossimo.
Sono rimasta altri 10 anni in Germania, una terra ospitale se si impara a comprenderla e ad apprezzarla, dove ho imparato a fare della mia sensibilità un’arte. Sono tornata a Sant’Andrea Frius nel 2010 con una valigia molto più pesante rispetto a quella con la quale ero partita 10 anni prima, carica di esperienze e di una nuova consapevolezza di me.
Quelli sono stati tra gli anni più bui per la mia tanto amata terra, anni di forte crisi economica che hanno reso la ricerca del lavoro ancora più difficile rispetto al passato.
Per alcuni mesi ho trascorso il mio tempo a cercare un lavoro che mi permettesse di vivere la mia vita da giovane trentenne nella sua amata Sardegna. Ma a volte il destino prende direzioni inaspettate e imprevedibili per indicarci la strada giusta per la felicità e così ha fatto anche con me.
Per fortuna ho saputo cogliere i segnali che mi venivano inviati.
Il mio punto di svolta, il segnale che mi stava inviando il destino è stato una convocazione come scrutatrice per un referendum: un lavoro di pochi giorni, pagato poco, da cui però è iniziata la mia vita da artista. Avevo deciso che con quei soldi avrei iniziato a costruire la nuova strada per il mio futuro e così ho fatto.
Ricordo come se fosse oggi il momento in cui sul mio computer è apparso il banner dello shop online dove tutto ha avuto inizio: un paio di pinze e un po’ di materiale, il minimo indispensabile per cominciare a creare i miei bijoux.
Volevo guadagnare ma volevo anche mettere a frutto la mia sensibilità e il senso del bello che da sempre mi accompagna, spinta anche dall’entusiasmo delle persone intorno a me, che mi hanno sempre sostenuta.
Non è stato facile iniziare perché era tutto nuovo per me, dovevo capire e prendere la mano, ma imparavo in fretta e già sentivo fortissime energie positive mentre realizzavo i primi piccoli gioielli con la tecnica wire, con cui è stato amore a prima vista.
Resina e pietre, pietre e resina sono diventate ben presto il mio mondo, dove sentirmi completamente me stessa.
L’idea che con le mie mani potevo dare vita a qualcosa di nuovo e di creativo mi emozionava e tutt’oggi, nonostante siano passati diversi anni da quando ho iniziato questa attività, provo ancora le stesse bellissime sensazioni quando creo un nuovo gioiello.
La creatività è sempre stata uno dei tratti peculiari della mia personalità e a un certo punto ho deciso di provare anche qualcosa di nuovo per la mia attività, iniziando a riciclare le bottiglie in plastica.
Nulla succede per caso e quello che inizialmente doveva essere solo un esperimento si è trasformato in qualcosa di molto più grande, un successo incredibile merito anche della mia capacità di confrontarmi con la gente e del mio carattere estroverso, che mi ha permesso di far conoscere le mie creazioni.
L’unico limite per noi stessi è il nostro coraggio e di quello ne ho sempre avuto da vendere e infatti, il 2 novembre 2016, ho aperto per la prima volta al pubblico la porta della mia piccola boutique di Sant’Andrea Frius, Giusy’s Bijoux de Fantasie: è stato il momento in cui ho metabolizzato di aver raggiunto un obiettivo rincorso da tutti, fare della propria passione una professione.
E io c’ero riuscita.
Sono passati due anni da quel giorno in cui ha preso vita Giusy’s Bijoux de Fantasie e non posso negare di aver avuto grandi soddisfazioni in questo periodo ma con il tempo mi sono accorta che non è questo che voglio dalla mia vita professionale.
Da creativa quale sono, desidero spendere il mio tempo, che è una delle cose più preziose che ognuno di noi ha, per realizzare nuovi gioielli, pezzi d’arte unici che parlano di me e della mia terra.
Ecco perché ho deciso di aprire un e-commerce tutto mio, la mia vetrina dove vendere senza confini, prendere contatti con persone provenienti da tutto il mondo.
Non è fantastico pensare che, dall’altra parte del pianeta, c’è qualcuno che in questo momento sta ammirando una mia creazione?
Io lo trovo straordinario.